Cos’è la felicità

Dal primo momento in cui apriamo gli occhi al mattino, il nostro primo pensiero è:“Speriamo che oggi vada tutto bene”. Durante la giornata nutriamo questo pensiero che tutto vada per il meglio. Anche di notte, nei nostri sogni, speriamo di vivere momenti piacevoli. Eppure se ci fosse chiesto “Cos’è la felicità?” sarebbe difficile descrivere in modo chiaro e semplice l’oggetto dei nostri desideri, “non credi sia strano?”

Il consumismo delle nostre società moderne ci promette che la felicità si trova negli oggetti che possiamo acquistare. Durante il giorno, attraverso gli schermi, i nostri paesaggi urbani e i nostri supporti cartacei, siamo letteralmente colpiti da pubblicità che dichiarano all’unanimità la stessa cosa:

“Stai cercando la felicità? Comprami”.

È sufficiente osservare nella nostra esperienza o le altre persone intorno a noi per poter avere conforto, viaggi, la tecnologia più avanzata…tutti sono ancora alla ricerca della felicità. Ma perché durante i nostri lunghi anni di studio, nessuno ci ha mai spiegato cos’è la felicità? Incredibile, vero?

Attraverso la meditazione, prendiamo finalmente un momento per porci questa domanda. Qui, attraverso gli insegnamenti della saggezza buddista, riflettiamo e osserviamo la nostra esperienza, contemplando la definizione di felicità proposta negli insegnamenti che hanno oltre 2600 anni. Già a quel tempo, come dall’alba dei tempi, l’uomo ha sempre cercato di portare a termine questa ricerca della felicità. Quindi, quale definizione di felicità ci offre il Buddismo?

“La felicità e la sofferenza sono stati mentali e quindi le loro cause principali non possono essere trovate al di fuori della mente. Se vogliamo essere veramente felici e liberi dalla sofferenza, dobbiamo imparare a controllare la nostra mente. La vera fonte della felicità è la pace interiore. Se la nostra mente è pacifica saremo sempre felici, indipendentemente dalle condizioni esterne, ma se è disturbata o preoccupata in qualche modo non saremo mai felici, non importa quanto buone siano le nostre condizioni esterne.”

Estratto dal libro  Come trasformare la tua vita  del  Venerabile Geshe Kelsang Gyatso